Audi RS e-tron GT quattro

Una supercar unica nel suo genere
test drive audi lugano gt

Mi chiamo Carlo Cocconcelli e sono un appassionato consulente automobilistico indipendente.

Alcuni mesi fa ho scelto di passare alla mobilità elettrica e di creare una serie di PRODOTTI UNICI legati a questo mondo, che ho scoperto essere davvero interessante, coinvolgente e molto DIVERTENTE.

Dopo essermi innamorato di questa vera SUPERCAR – disponibile nella mia “scuderia” per TEST-DRIVE,  EVENTI in pista e non solo – ho deciso di condividere con altri appassionati come te le informazioni raccolte durante lo studio e le sessioni al volante, cosi da farti trovare in un solo sito tutto quello che potrebbe interessarti sapere: dal design fino ai consumi effettivi da me testati.

Un VERO SPETTACOLO da guardare e da guidare!

Su questo sito troverai tutte le informazioni, le caratteristiche e i numeri di questa GT 100% elettrica. Risparmierai TEMPO e non dovrai navigare qua e là per trovare ciò che ti serve.

Prima di passare alla presentazione dell’auto ci tengo a sottolineare che NON lavoro per nessuna casa automobilistica e NON mi ha pagato nessuno per scrivere questa pagina. Organizzo test-drive indipendenti e il mio obiettivo NON è venderti l’auto.

Tutti i contenuti video-fotografici sono di dominio pubblico, disponibili sul sito ufficiale e sui canali social della casa costruttrice.

Presentazione in breve

Audi RS e-tron gt test drive lugano 2

RS è la sigla che contraddistingue i modelli a più alte prestazioni della casa di Ingolstadt a partire dal 1994. È l’acronimo di “Renn Sport”, che significa “sport da corsa”. È l’apoteosi del potenziale sportivo che Audi è in grado di mettere sul piatto. Non fa eccezione questa RS e-tron GT quattro, alla quale è stato dato un super powertrain elettrico che arriva ad erogare la bellezza di 646 cavalli, messi a terra con sicurezza e maestria dalla sua ineguagliabile trazione integrale; si tratta di una trazione elettrica basata su 2 motori – uno all’anteriore e uno al posteriore – quindi in grado di gestire in tempo reale la distribuzione della coppia motrice tra gli assi.

La piattaforma è la J1, quella condivisa con la cugina Porsche Taycan, sviluppata appositamente per creare una granturismo elettrica ad alte prestazioni.

Questa Supercar non va solo forte, affronta le curve in modo stabile e con un ridottissimo rollio. Resta aggrappata all’asfalto restituendoti sempre il corretto feeling. Digerisce le asperità dell’asfalto come una comoda berlina di lusso ma ti lancia fuori dalle curve con una decisione senza precedenti. È aggressiva al punto giusto senza essere mai troppo secca o sgarbata, a meno di togliere i controlli di trazione e stabilità, ma è cosa da lasciare ai piloti professionisti.

Il peso c’è e non si può andare contro le leggi della fisica, ma si avverte solo nelle frenate più violente o se esageri davvero troppo in curva; insomma, se non la guidi da pilota, difficilmente esplorerai i suoi limiti. Basta un filo di gas per andarsene a spasso in un comfort assoluto, garantito sia dall’assenza di rumore del motore e degli scarichi, ma anche dalla comodità dei sedili e dalla eccellente insonorizzazione. Bastano pochi minuti al volante per dimenticare le quasi 2 tonnellate e mezzo che stai portando in giro.

design

Quando l’ho vista per la prima volta ho pensato: una Supercar dell’Audi elettrica a 4 porte? Sarà anche comoda e divertente?
Bassa e filante, linee sinuose da coupé che insistono su tutta la carrozzeria, un cofano anteriore schiacciato e passaruota muscolosi.
Un design scultoreo che attira gli sguardi, senza risultare mai eccessivo. I fari matrix-led sul “muso” contribuiscono ad aumentare l’aggressività mentre la cornice posteriore – che percorre tutto il cofano e congiunge i gruppi ottici posteriori – crea un particolare effetto scenografico, soprattutto di notte.
Audi ha deciso di rendere maggiormente spettacolare l’accoglienza e il saluto del conducente, attraverso una breve sequenza funzionale di luci che si attiva con l’apertura e la chiusura dell’auto.
Per ottimizzare l’aerodinamica, l’auto è dotata di prese d’aria ai lati dei paraurti e dietro gli pneumatici anteriori e monta cerchi in lega futuristici (fino a 22 pollici) quasi del tutto carenati, che contribuiscono a rendere ancora più “spaziale” questa elegante coupé a 4 porte.
Il tetto, gli specchietti, la griglia della calandra anteriore e una parte della griglia single-frame anteriore sono in fibra di carbonio (optionals) e impreziosiscono questo autentico capolavoro stilistico.
Davanti ai miei occhi racchiude una sintesi perfetta tra sportività ed eleganza.

Dimensioni e Peso

test drive audi lugano gt 1

È bassa o, per meglio dire, “schiacciata” al suolo. Ma lunga 5 metri e larga oltre 2 metri con gli specchietti. Una vera maxi-coupé a 4 porte.

Sembra voglia dimostrarti che sa aggrapparsi alla strada con tutta la sicurezza che contraddistingue da sempre un’Audi ma dandoti il piacere di salire su una Supercar.

La struttura è molto solida, frutto del massiccio impiego di alluminio e acciaio ad alta resistenza sugli elementi portanti.

Appena ti siedi al volante le dimensioni si percepiscono assai meno, se la tua auto ha in dotazione (optional molto consigliato) il retrotreno sterzante (o sterzo integrale): fino a 70 km/h le assicura manovre anche in spazi ristretti – grazie alla rotazione in controfase fino a 2.8 gradi delle ruote posteriori – mentre oltre i 70 km/h consente percorrenza di curva molto sicure – grazie alla rotazione in fase delle ruote dietro.

Il parcheggio è assistito dai sensori sonori e dalle telecamere sia di retromarcia che virtuale a 360 gradi (optional), ma se lo spazio a disposizione è molto scarso, si può anche avere (optional) lo spettacolare assistente al parcheggio da remoto: tramite l’app MyAudi comandi l’auto a distanza in tutta sicurezza!

Il peso è importante e paragonabile a quello di un SUV di grandi dimensioni: parliamo di 2’420 Kg. A incidere sulla bilancia c’è il generoso pacco batterie da ben 93.4 Kw, che è posizionato nella parte inferiore del pianale, quasi a filo del terreno. Ma tutta la potenza, erogata immediatamente e senza alcuna esitazione, annulla come per magia tutti quei kg che ti stai portando in giro. La ripartizione del peso, grazie alla posizione strategica delle batterie, è distribuita 50% all’avantreno e 50% al retrotreno per garantire una dinamica di guida eccezionale.

Motore, cambio, trazione e assetto

I motori elettrici, sincroni a magneti permanenti, sono due: 238 cavalli all’anteriore e 456 cavalli al posteriore, per un totale di 598 cavalli. Ma in modalità “overboost” per 2.5 secondi consentono di raggiungere un picco di ben 646 cavalli.

La coppia massima è molto elevata e, attivando il “launch control”, raggiunge quota 830 Nm di coppia massima disponibili da 100 a 4’900 giri/minuto.

Condivide con la Porsche Taycan anche il cambio a 2 rapporti, una chicca nel mondo delle elettriche. Si tratta di una soluzione unica nel mondo delle elettriche ma che prossimamente sarà adottata da altri costruttori per la migliore efficienza che garantisce.

Nella maggior parte dei casi è attivo solamente il secondo rapporto, quello più lungo; la “prima” viene usata solo nelle partenze (in modalità “launch control”) da fermo con l’acceleratore a fondo corsa. Questo consente alla RS di scattare con grande decisione ma anche di allungare con eccellente progressività e senza perdere spinta. Basti pensare che le prove di Zeperfs dichiarano uno 0-100 km/h in 3.2 secondi e lo 0-200 km/h in soli 10.8 secondi. La velocità massima è limitata elettronicamente a 250 km/h.

Di base, la RS e-tron GT privilegia la trazione posteriore, ma dipende dalle modalità di guida impostate. Su Efficiency si viaggia con la sola trazione anteriore mentre nella altre è il posteriore a spingere.

La trazione è integrale variabile al 100%, cioè la potenza viene ripartita elettronicamente sulle ruote che garantiscono la migliore aderenza in quel dato momento, consentendo di ottenere un’efficacia ben 5 volte superiore rispetto ad una trazione “quattro” tradizionale. Tra le ruote posteriori, inoltre, c’è un differenziale autobloccante con gestione elettronica della frizione multidisco che permette una trasmissione di coppia su ciascuna ruota compresa tra 0 e 100%.

Su questa RS l’assetto è raffinato: uno schema a doppi bracci trasversali sovrapposti all’avantreno mentre al retrotreno troviamo uno schema multilink, con sospensioni a controllo elettronico a tripla camera.

In base alla situazione di guida, è poi possibile adattare attivamente l’aerodinamica tramite lo spoiler posteriore regolabile su due livelli e le prese d’aria di raffreddamento presenti nella parte frontale.

interni

INTERNI AUDI RS

Lo sappiamo i tedeschi ci sanno fare e Audi è davvero maestra nel confezionare un ambiente lussuoso ma al contempo moderno. Sulla RS e-tron GT hanno scelto di combinare soluzioni tecnologiche digitali, quindi comandi touch, a pulsanti tradizionali. Si tratta di un sapiente mix di tradizione e innovazione che ti permette di prendere subito confidenza con il quadro comandi e trovare quello che cerchi in modo intuitivo.

I sedili sono comodi ma anche avvolgenti al punto giusto. Soprattutto se scegli i sedili Pro, che consentono ben 18 regolazioni elettriche per farti trovare la perfetta posizione di guida. Il riscaldamento è di serie, mentre se vuoi anche la ventilazione e varie tipologie di massaggio devi acquistarli a parte come optional.

Il volante ha un disegno molto pulito, con il taglio nella parte bassa come vuole tradizione RS. È multifunzione, razionalmente organizzato e integra tutti i pulsanti e le rotelle per la gestione del sistema MMI. Non mi sarebbe dispiaciuto un taglio anche nella parte alta, un po’ più futuristico e simile a quello di una monoposto, ma sicuramente i clienti abituali di Audi si troveranno nella loro “comfort zone”.

Il display touch del sistema multimediale MMI è incorporato in un pannello nero lucido che sembra sospeso e prosegue con un’ala nella parte destra verso il passeggero. Qui troviamo integrata la scritta “e-tron”, realizzata a laser e retroilluminata.

Le decorazioni in fibra di carbonio (optional) rivestono i listelli sottoporta, la parte superiore delle portiere e proseguono fino alla bocchetta di aerazione davanti al passeggero anteriore, conferendo ulteriore sportività a questa autentica RS.

I vetri sono doppi e garantiscono un eccellente isolamento acustico. I fruscii aerodinamici sono praticamente assenti cosi come il rotolamento degli enormi pneumatici.

Strumentazione e Infotainment

Il virtual cockpit, cioè il quadro comandi completamente digitale, è un’esperienza che vivono i clienti Audi un po’ su tutti i nuovi modelli. Il sistema è tra i più evoluti sul mercato e combina il Virtual Cockpit Plus da 12,3 pollici con risoluzione full HD da 1920×720 pixel per la strumentazione e l’MMi Touch da 10 pollici al centro della plancia, che è leggermente orientato verso il guidatore. Si può scegliere fra tre modalità di visualizzazione: classic, sport ed e-tron.
Salendo su un’auto cosi futuristica mi sarei tuttavia aspettato qualche soluzione specifica e particolarmente innovativa. Su A6, A7, A8 e Q8 ci sono 2 schermi touch nella consolle centrale, che gestiscono strumentazione e infotainment, mentre qui solo uno. Ma devo ammettere che badando alla praticità è meglio comandare il climatizzatore e alcune altre funzioni alla “vecchia” maniera tramite l’ausilio di comodi pulsanti. Disponibile a richiesta c’è poi l’impianto audio Bang & Olufsen per un ascolto di eccellente qualità, ma anche il sistema “base” se la cava molto bene. Interessante il “night vision”, optional che permette di individuare i pedoni lungo la strada attraverso il display davanti al guidatore.
Comodo e funzionale anche l’head-up-display (optional), che proietta sul vetro davanti al guidatore alcune informazioni importanti relative a velocità e navigazione, con indicazioni eccezionalmente precise sui punti di svolta.
Oltre alla ormai diffusa interazione con smartphone Android e iOS, l’auto dispone anche di una connessione LTE, del sistema wifi per i passeggeri e dell’assistente vocale Amazon Alexa.
L’e-tron Trip Planner è un ulteriore elemento innovativo in dotazione, che tramite l’App My Audi o direttamente dal sistema MMI, consente di impostare l’itinerario calcolando le soste necessarie per la ricarica e la relativa durata per arrivare alla destinazione desiderata senza alcun pensiero. Nel caso in cui si selezioni una stazione rapida ad alto voltaggio, l’auto provvederà automaticamente a pre-riscaldare il pacco batterie attraverso i 4 circuiti dedicati, così da poter sfruttare fin da subito tutta la potenza erogabile dalla colonnina.
Attraverso l’app MyAudi si resta sempre collegati con la propria RS e-tron GT, sia dal punto di vista della posizione (tramite localizzazione GPS) che relativamente allo stato: carica della batteria, aggiornamento sulla ricarica in corso, programmazione della ricarica, modifica dell’obiettivo di ricarica, apertura delle portiere, finestrini, luci, cofano motore e portellone. Ma si può anche accedere ai dati di guida, che riepilogano i consumi registrati nel corso dei giorni precedenti, programmare la climatizzazione per trovare l’auto alla temperatura perfetta (magari d’estate o in pieno inverno) e perfino parcheggiare l’auto da remoto tramite lo smartphone (optional spettacolare).

 

Modalità di guida

Basta premere il tasto fisico “Drive Select” a sinistra sul tunnel centrale – appena sotto le bocchette di ventilazione – oppure selezionarlo digitalmente nel sistema MMI entrando nel menu “Vettura”, per selezionare una delle 4 modalità di guida proposte.

In “Efficiency” si ottiene la migliore configurazione per ridurre al minimo i consumi: la velocità è limitata a 140 km/h, l’auto scende di 22mm al livello più basso possibile, lo sterzo risulta leggero, le sospensioni morbide, la trazione privilegia l’asse anteriore (ma in caso di necessità diventa automaticamente integrale) e l’erogazione della potenza è più dolce.

La taratura standard, cioè la configurazione che si trova all’avvio dell’auto, è quella “Comfort”. Si tratta di un buon compromesso tra sportività e comfort, adatta a chi non vuole pensare all’ottimizzazione oppure non ha esigenze particolari. Il suono e-tron si attiva ma viene emesso solo esternamente.

“Dynamic” è la modalità più sportiva, che privilegia la spinta dall’asse posteriore e ottimizza tutte le componenti dell’auto per renderla performante in termini di reattività: l’assetto si irrigidisce, le sospensioni scendono alla minima altezza e lo sterzo diventa più consistente. L’e-tron sound viene attivato anche negli altoparlanti interni per guidare accompagnati da una “colonna sonora” più coinvolgente.

“Individual” consente di impostare esattamente i parametri di guida desiderati: si possono variare la trazione (efficiente, equilibrata o sportiva), l’assetto (confortevole o sportivo) e il profilo del sound.

Abitabilità

È bassa, parliamo di 1 metro e 41 di altezza. Ma con mia grande sorpresa salirci non è affatto scomodo nonostante io sia alto più di 1 metro e 80. Credo che gli ingegneri di Ingolstadt abbiano trovato un giusto compromesso tra l’altezza da Supercar sportiva e la fruibilità tipica di una berlina. Insomma non è affatto una macchina da mal di schiena e non è neppure destinata solo ai quarantenni in carriera in buona forma. 

I sedili anteriori puoi cucirteli addosso con le numerose regolazioni disponibili, ma se opti per i “Pro” potrai contare su ben 18 regolazioni diverse. Sono contenitivi senza essere fastidiosi neppure dopo diverse ore di viaggio.

I passeggeri posteriori sono seduti in basso, come quelli davanti: hanno una seduta ben raccolta ma comoda e le gambe possono godere di un buono spazio sia in profondità che in altezza, grazie all’assenza delle batterie in prossimità del poggiapiedi.

Si viaggia nel comfort più assoluto tra finiture interne ineccepibili, grazie al sapiente utilizzo di materiali di alta qualità e all’assemblaggio teutonico delle plastiche, peraltro mai dure al tatto.

Il pulsante di accensione, rotondo e di plastica, lo avrei desiderato meno banale ed economico. Magari in metallo con una rifinitura sportiva, ma comunque più high-tech.

Il tunnel centrale anteriore è davvero largo e consente perfino di appoggiare un notebook di grandi dimensioni e lavorarci comodamente. Non condivido la scelta dei 2 porta-bottiglie consecutivi ricavati nel poggia-braccio, che oltre ad essere sempre in vista, non sono neppure particolarmente pratici né come appoggio né per stivare oggetti. Il vano coperto risulta in posizione centrale ma un po’ arretrato: è abbastanza profondo ma stretto.

Freni 

freni audi

Di serie ci sono gli speciali dischi “Carbid”, una delle innovazioni che Porsche ha condiviso con la cugina. Si tratta di dischi in acciaio rivestiti in carburo di tungsteno, che garantiscono una maggiore resistenza, un minore deterioramento prestazionale e fino al 90% di polvere in meno.

Quando serve attaccarsi ai freni, non manca comunque la prestazione: all’anteriore troviamo dischi da 410 mm e al posteriore da 365 mm.

La RS e-tron GT quattro non offre la modalità di guida “one pedal” come alcune auto elettriche. Per intenderci quella che consente di guidare utilizzando solo il piede destro: se acceleri l’auto avanza mentre se lo ritiri l’auto frena fino a fermarsi.

Sollevando il piede destro della RS e-tron GT, la macchina veleggia sfruttando l’inerzia con zero freno motore; questo però può essere richiamato marginalmente attraverso le palette al volante con due livelli di rigenerazione: funzione utile quando si affrontano dei curvoni veloci e serve un po’ di appoggio in più all’anteriore ma senza sacrificare la velocità di percorrenza.

Il lavoro che c’è dietro al sistema frenante/rigenerativo è davvero unico. I tecnici Porsche – che lo hanno sviluppato e poi condiviso con Audi – dichiarano che mediamente il 90% della forza frenante viene sfruttata dall’auto per recuperare energia con una potenza di ben 265 kW (175 kW dal motore anteriore e 90 kW da quello posteriore); ciò significa che i freni sono impiegati solo marginalmente.

Esattamente fino a 0.3g di forza frenante, quindi nella maggior parte delle frenate quotidiane, l’auto frena utilizzando solamente i motori elettrici; oltre questa forza intervengono i freni idraulici tradizionali. Ciò si traduce in un sensibile risparmio nei consumi delle pastiglie ma rappresenta anche un modo efficiente di sfruttare l’energia, che altrimenti andrebbe dispersa.

Sospensioni

sospensioni audi

Si tratta di sospensioni a tripla camera d’aria che consentono l’attivazione di ogni singola camera per una regolazione ottimale dello smorzamento in funzione delle condizioni stradali e dello stile di guida. Consentono di variare l’altezza della vettura da -22mm a +20mm rispetto allo standard.

Assorbono tutte le imperfezioni del manto stradale, mantengono l’auto incollata all’asfalto e regalano una precisione di guida di altissimo livello, complici anche i generosi pneumatici montati sull’auto – Michelin Pilot Alpin 5 misura 305-35-21 al posteriore e 265-35-21 all’anteriore.

Il sistema di ammortizzazione adattivo permette di “copiare” la strada filtrano la parte “cattiva” ma restituendo al guidatore un ottimo feedback. L’effetto tappeto volante tipico di alcune berline di altissimo livello – penso alla Mercedes classe S o alla stessa Audi A8 – non è lontano, ma qui si avverte il dinamismo sportivo, quello che ti fa venire voglia di continuare il viaggio anche dopo tante curve. L’auto non si corica mai e mantiene sempre ridottissimi il rollio e il beccheggio, anche nelle modalità di guida più comode.

Bagagliaio

Quando ho aperto il baule non vedevo la fine. Si tratta forse del bagagliaio più profondo in circolazione. Ha una forma a “T” rovesciata; non è alto ma si può sfruttare molto bene anche ai lati, magari per stivare zainetti o sacchetti di piccola dimensione, ed è rivestito con cura maniacale. Comoda la rete per bloccare eventuali oggetti.

Nonostante le dimensioni importanti, la capacità di carico di questa versione è di soli 366 litri (405 sulla GT “base”), ma è presente anche un vano sotto al cofano anteriore (come sulla Porsche 911, per intenderci) da 85 litri. Trattandosi di un’auto elettrica è indispensabile viaggiare sempre con i cavi di ricarica per evitare sorprese, pertanto il pozzetto anteriore lo ritengo ideale per stivarli nella loro ordinata borsa.

L’apertura del portellone è elettrica e, tramite l’apposito pulsante, si può anche chiudere comodamente tutta la vettura.

Il bagagliaio non è ai vertici della categoria, ma è l’unica piccola rinuncia che devi fare per portarti in giro una Supercar di questo livello. E se non viaggi sempre in quattro persone puoi contare sulla possibilità di abbattere uno schienale posteriore, sdoppiabile in modalità 40-20-40

Suono

suono audi

Sulla base di alcuni parametri tra cui la velocità di rotazione dei motori elettrici, il carico e la velocità dell’auto, viene diffuso nell’abitacolo ed esternamente – tramite un altoparlante anteriore – un suono artificiale che riproduce la situazione di guida in modo autentico e sfumato. Si tratta dell’opzionale suono sportivo e-tron, che ti fa sentire a bordo di una navicella spaziale, ma risulta sportivo, voluminoso e sofisticato allo stesso tempo. L’e-sound è stato sviluppato con creatività musicale e competenza tecnica grazie ad un lungo lavoro al computer sia nel laboratorio del suono che in auto. Ci sono 32 singoli componenti sonori, che vengono ponderati e modulati in base alla specifica situazione di guida, mentre le caratteristiche sonore variano a seconda dell’impostazione scelta sul “Drive select”; si può anche limitare l’intensità del suono oppure escluderlo totalmente.

Come ogni auto elettrica, l’RS e-tron GT è dotata del sistema di avviso acustico per veicoli (AVAS) previsto dalla legge, ma è integrato in uno spettro acustico più ampio. Un altoparlante nella parte anteriore del veicolo emette il suono AVAS. Se il cliente ordina il pacchetto audio opzionale, viene poi aggiunto un secondo altoparlante di grandi dimensioni nella parte posteriore. Quindi due altoparlanti in contemporanea garantiscono un’esperienza sonora davvero coinvolgente. Il suono viene costantemente remixato da due centraline. 

Autonomia

autonomia audi

Quando si parla di Supercar solitamente il tema relativo al consumo è marginale o comunque si affronta solo per profondità di analisi. Ma trattandosi di un’elettrica è fondamentale parlarne, perché ne va della sua sfruttabilità.

Cominciamo dal coefficiente di penetrazione dell’aria (CX) è di appena 0.24 cx. L’aerodinamica è attiva: in modalità “Dynamic” due prese d’aria dotate di flap mobili si aprono per migliorare il raffreddamento del pacco batterie e dell’impianto frenante. Al posteriore lo spoiler attivo si regola elettricamente in 2 posizioni per garantire maggiore stabilità alle alte velocità.

Il pacco batterie conta ben 93.4 kW, di cui 83.7 kW effettivamente disponibili, stivati in 396 celle che sono alloggiate in 33 moduli.

Il ciclo WLPT, che è un ciclo di omologazione un po’ morbido (anche se decisamente più veritiero rispetto al vecchio NEDC), ha decretato un’autonomia di 430 km ma i consumi reali sono inferiori.

Diciamolo chiaramente: dipende sempre dallo stile di guida, dalla tipologia del percorso e dalla temperatura esterna. Ma ecco i numeri da me testati: con una guida normale, quindi non molto attenta, con un pieno di elettroni si fanno mediamente 360 km, mentre in condizioni ideali – quotidianamente improbabili – la percorrenza può arrivare fino a 400 km.

L’architettura a 800V garantisce un picco di assorbimento massimo di 270 kWh: significa che ad una colonnina ultra-fast (Ionity o Porsche, per esempio) si può ricaricare dal 10 all’80 % in soli 13 minuti, a patto di avere preparato il pacco batterie tramite l’apposito sistema di climatizzazione. Infatti, per ricevere fin dall’inizio della carica il massimo del flusso disponibile, è necessario che gli accumulatori siano ad una temperatura di 23 gradi.

La RS è provvista di tre cavi per la ricarica: un “Mode 3” per le colonnine pubbliche, il sistema “e-tron compact” per la ricarica domestica e il sistema “e-tron charging system connect”, che insieme al secondo caricabatterie on-board aumenta la potenza massima di carica in AC fino a 22 kW, rendendo molto più veloce il rifornimento di elettroni.

Nel corso di un lungo viaggio autostradale in Svizzera – rispettando sempre i limiti di velocità – ho registrato una media di 21 kWh per 100 km, cioè ho raggiunto un’autonomia complessiva di circa 400 km. Lungo un’autostrada italiana il consumo sarebbe salito a 26 kWh per 100 km – che corrisponde ad un’autonomia complessiva pari a circa 322 km – perché i limiti sono a 130 km/h contro i 120-100 (e spesso 80) km/h che si incontrano sul territorio elvetico.

Per tradurre questi numeri in km con un litro, come si fa per le auto a combustione, se consideriamo un’autonomia media di 360 km, abbiamo una percorrenza pari a:

360km / 83.7kW = 4.3 km con 1 kW.

Calcolando un costo dell’energia domestica pari a CHF 0.22 e di quella pubblica pari a CHF 0.60, ipotizzando di ricaricare il 50% delle volte a casa e il 50% delle volte in giro, il costo medio sarebbe pari a:

CHF (0.60+0.22) / 2 = CHF 0.41.

Un “pieno” di 83.7 kW costa dunque mediamente:

CHF 0.41 x 83.7kW = CHF 34.32

Con questi soldi, calcolando un costo della benzina SP95 (al 05.03.2022) pari a CHF 2.00 al litro, si acquistano:

CHF 34.32 / 2.00 = 17.16 litri

Una supercar a benzina paragonabile ha un consumo medio (ottimistico) pari a 6 km/l e pertanto con questo rifornimento potrebbe percorrere:

17.16l x 6km = 103 km, quindi una distanza di 3,5 volte inferiore!

Ma pensiamo invece ad un’auto parsimoniosa – che ha una percorrenza media di 15 km/l. Con questo rifornimento sarebbe capace di percorrere 17.16l x 15km = 257 km

Un’auto tradizionale deve dunque consumare non più di:

360km/17.16l = 21km con 1 litro

per eguagliare il costo del pieno dell’Audi RS e-tron GT quattro.

Ma quelle tradizionali (o ibride) che si avvicinano a questi consumi non hanno neppure 1/4 della sua potenza e pesano 1’000 kg in meno!

Il motore elettrico è molto efficiente, sia perché utilizza il 95% dell’energia accumulata nelle batterie, sia perché recupera energia in decelerazione/frenata, ma anche perché – a differenza dei migliori motori a combustione (pensiamo ai fantastici 8, 10 e 12 cilindri che hanno fatto la storia) – se non c’è richiesta di elettroni, utilizza molto meno “carburante”.

Quindi ti trovi per le mani un’auto dalla potenza esagerata ma sfruttabile come poche, con i costi di mobilità tipici di un’utilitaria. E se ricarichi sempre a casa spendi ancora meno!

Stai ancora pensando che il bagagliaio è un po’ piccolo? Non credo…

La mia prova su strada

Test Drive indipendenti a Lugano gt elettriche

Regolata la giusta posizione di guida sono pronto ad accenderla. In realtà si accende solo il quadro strumenti perché il motore è avviato ma resta zitto. Nell’abitacolo entra solo un sibilo: il suono artificiale che avverte i pedoni dell’arrivo dell’auto. Seleziono la modalità di guida “Efficiency”. L’auto si abbassa di 22mm per ridurre al minimo i consumi, grazie ad una migliore penetrazione aerodinamica e all’utilizza della sola trazione anteriore. Inserisco la marcia avanti (Drive) con il tasto a leva sull’ampio tunnel centrale e premo l’acceleratore. Con moderazione però, perché so che ci sono tanti cavalli pronti a farmi quasi decollare. L’auto si muove mansueta e sicura. Lo sterzo è dolce e preciso. Esco dalla zona trafficata e aumento leggermente il ritmo. Un silenzio incredibile mi avvolge, come se intorno non ci fosse nessuno. Aumento il ritmo e decido di cambiare modalità di guida, passando direttamente a “Dynamic”, che regola le sospensioni sulla minima altezza, porta una maggiore durezza sullo sterzo, una risposta più pronta dell’acceleratore e un irrigidimento delle sospensioni. La strada è libera davanti a me e posso finalmente provare a schiacciare, almeno fino al limite consentito: neanche il tempo di rendermene conto e sono già al limite consentito! La sensazione che ho provato? Incredibile: il balzo in avanti dell’auto è stato contemporaneo al mio input di accelerare. Proprio come quando accendi la luce: schiacci il pulsante e la luce si accende istantaneamente. In pochi istanti ho capito quanto la guida elettrica possa essere davvero entusiasmante, anche per chi, come me, viene dal mondo delle auto tradizionali. 

In autostrada attivo i sistemi di assistenza alla guida – gli ADAS – che praticamente pensano a tutto: adeguano la velocità ai limiti “leggendo” i cartelli, mantengono la distanza dall’auto che mi precede, frenano e accelerano tutte le volte che serve, impediscono alla macchina di uscire dalla corsia agendo sullo sterzo e riportandola al centro. Insomma, a parte il fatto che dovevo tenere il volante (perché non è ancora consentita la guida autonoma), non avevo da pensare a nulla che non fosse godermi il viaggio e la musica, in un silenzio tipico di uno chalet di montagna quando fuori è caduta molta neve. I chilometri scorrono senza che abbia alcuna voglia di farmi una pausa. Ma seguendo il trip planner del navigatore, dopo circa 250 km ho previsto la sosta, durante la quale pranzo mentre la colonnina veloce mi ricarica in DC le batterie al ritmo di circa 97 kWh. Essendo pre-riscaldate l’auto ha potuto ricevere fin da subito tutta la potenza erogabile. In 35 minuti le batterie passano dal 12% all’80% e sono pronto a ripartire, nel silenzio ovviamente

La velocità di reazione del posteriore cambia a seconda della modalità di guida, ma per apprezzarne le doti decido di affrontare un percorso di montagna, ricco di curve e qualche tornante. Esco dall’autostrada e inizio a costeggiare il lago per poi salire verso il passo. I cambi di direzione sono precisi e stabili, l’auto non si scompone mai. Ha un comportamento prevedibile, diretto e sincero, e mi trasmette una sensazione di grande sicurezza. Le ruote sterzanti e il volante mai troppo pesante rendono l’auto molto maneggevole nelle curve lente mentre i controlli di trazione e stabilità vigilano costantemente sul comportamento dinamico e intervengono in modo fulmineo ma progressivo quando esagero un po’. La temperatura scende rapidamente e incontro un tratto viscido. L’auto è dotata di generosi pneumatici invernali e divora ogni tratto di strada con una tranquillità disarmante.

Giro la macchina e torno a valle. Ho davanti qualche km di discesa e mi sintonizzo sulla frenata rigenerativa. In questa tratta il consumo resta prossimo allo zero. Con il paddle al volante attivo un po’ di frenata rigenerativa – per nulla eccessiva o invadente – ma poi opto per la modalità “’automatica”, che consente alla RS di agire in modo predittivo: monitora il tratto che sto percorrendo e rallenta in maniera più decisa quando mi sto avvicinando ad un veicolo che mi precede. Così facendo mi agevola rallentando l’auto prima che io decida di premere il pedale del freno ma soprattutto utilizza il motore elettrico per farlo e non l’impianto frenante.

Questa RS e-tron GT quattro non è come le altre elettriche: quando rilasci il pedale del gas non inizia subito a rallentare ma veleggia come quando metti il cambio in “folle” su un’auto tradizionale. A questa Supercar è stato infatti destinato il compito di essere certamente comoda e innovativa ma anche iper-sportiva, per riuscire a coniugare le esigenze del comfort quotidiano alle velleità corsaiole dei clienti più esigenti.

Dopo gli ultimi 60 km di autostrada rientro in città ascoltando un po’ di musica dall’eccellente impianto B&O. Sono in mezzo al traffico ma non sento praticamente nessun rumore esterno: sono in una confortevole bolla. Incrocio qualche tombino, alcune buche e un paio di dossi, ma tutte le irregolarità scorrono sotto di me smussate egregiamente dalle sospensioni veramente speciali.

È purtroppo arrivato il momento di scendere. La fine di un viaggio in auto normalmente è il momento più atteso, perché guidare è faticoso, il traffico stressa e mantenere la concentrazione stanca. Devo ammettere che in parte è vero e, anche se amo guidare, qualche volta l’ho pensato. Ma con una Supercar come questa ti viene voglia di organizzare vacanze lontane e prendere appuntamenti fuori zona pur di poterla guidare tutte le volte che puoi!

Conclusione

Ci sono state diverse auto sportive che mi hanno entusiasmato e che continuano ad occupare un posto nella mia “lista dei desideri”, penso alla Ferrari 458 Italia, alla Porsche 911 GT3 e alla Lamborghini Huracan Evo. Tre Supercar eccellenti in grado di regalarti prestazioni esaltanti sia in strada che in pista, ma con due difetti in comune: la scarsa possibilità di utilizzo nella vita quotidiana e la poca praticità per ospitare passeggeri e bagagli. 

Se hai la fortuna e il privilegio di possederne una, ogni mattina passi sicuramente a “salutarla” e muori dalla voglia di prenderla su ma poi, considerando il traffico, il fatto che devi andare da un cliente nuovo e preferisci un approccio “low-profile”, non sai bene dove la potrai parcheggiare, sta piovendo e non ti pare il caso di portarla a fare un giro, oppure magari devi prendere su un tv monitor da 40 pollici e non sai dove metterlo, oppure devi passare a prendere due colleghi e avresti posto solo per uno, …., alla fine che fai? Lasci il tuo bolide al caldo sotto la sua coperta su misura, collegata al mantenitore di carica della batteria (se ci tieni davvero sono accessori indispensabili) e le prometti che domenica mattina la porterai a fare un giro (sempre che i tuoi bambini non vogliano fare una bella pedalata in bicicletta o la tua dolce metà non abbia organizzato una gita fuori porta). Insomma, che ti piaccia o no, è la tua seconda macchina, perché la prima deve essere un’auto pratica, confortevole, piu’ fruibile, meno estrema, meno vistosa, meno arrogante. 

E ogni settimana “preghi” affinché un giorno, come per magia, il tuo “mezzo” acquisti qualche cm in più per accogliere comodamente i passeggeri, si crei un bagagliaio decente e il marchio possa sparire su richiesta premendo un tasto sul cruscotto. Ma l’unica cosa che succede (una volta all’anno) non è un miracolo ma una cruda realtà: ricevi da pagare l’assicurazione e l’imposta di circolazione.

Questa Audi RS e-tron GT quattro è esattamente quella via di mezzo che stai cercando, quel mix che si fa portare in giro con piacere ogni giorno perchè è comoda e pratica come deve essere la tua prima auto, ma ha il design, l’eleganza, la potenza e la dinamica di guida della Supercar che rischi di trovarti in garage come seconda auto. Insomma, un dottor Jekyll e mister Hyde che si trasforma a seconda dei tuoi desideri.
Per portarsi a casa una Supercar di questo livello bisogna essere innanzitutto disposti a pagarne il prezzo, davvero importante, perché attingendo a piene mani alla lista degli optional, si parla di circa 200mila CHF. Ma stipulando un contratto di leasing – che consiglio caldamente – si ottiene un piano di pagamenti ragionevole se rapportato all’eccellente qualità costruttiva e tecnologica di questo capolavoro RS 100% elettrico di casa Audi.

PRO 

  • Versatile come poche
  • Prestazioni esaltanti
  • Tenuta di strada sempre sicura
  • Comfort eccellente
  • Infotainment al top
  • Taratura perfetta dei sistemi ADAS
 
CONTRO
 
  • Bagagliaio piccolo
  • Prezzo elevato
  • Lista accessori quasi infinita
  • Omologata per 5 persone ma adatta solo per 4
  • Visibilità posteriore scarsa
  • Vani portaoggetti poco sfruttabili
 
È L’AUTO GIUSTA PER TE SE…
 
  • Desideri una Supercar da usare tutti i giorni, anche con la famiglia
  • Cerchi un’auto che ti faccia divertire ma senza rinunciare al comfort
  • Non vuoi farti eccessivamente notare
  • Non hai particolari esigenze di carico
  • Percorri meno di 300 km al giorno
  • Non devi affrontare quotidianamente strade dissestate
  • Puoi parcheggiarla e ricaricarla in garage

PRESTAZIONI

• Velocità massima dichiarata: 250 km/h (limitata elettronicamente)
• Velocità massima effettiva: 252 km/h
• 0-100 km/h: 3,2 secondi (dichiarata 3.3)
• 0-200 km/h: 10,8 secondi
• 50-0 km/h: 8.8 metri
• 100-0 km/h: 34.7 metri

DATI TECNICI

• Motore: 2x elettrico sincrono a magneti permanenti,
• Trazione: integrale permanente con differenziale autobloccante
• Cambio: a due rapporti
• Potenza e coppia: 440 kW (598 cv) con overboost 646 cv (475 kW) e 830Nm
• Batteria: 93.4 kWh lordi, 83.7 kWh netti
• Sospensioni anteriori: doppi bracci trasversali sovrapposti
• Sospensioni posteriori: multi-link
• Freni: dischi autoventilanti in acciaio rivestiti in carburo di tungsteno. Ant. 410mm a 10 pistoncini con pinze fisse; Post. 365mm a 4 pistoncini con pinze fisse.

MISURE

• Peso in ordine di marcia: 2’420kg
• Bagagliaio min/max: 366 litri posteriore + 85 litri anteriore
• Lunghezza: 4.99 metri
• Larghezza: 1.96 metri (2.16 metri con gli specchietti)
• Altezza: 1.41 metri
• Passo: 2.9 metri
• Diametro di sterzata: 11.6 metri
• Pneumatici: Ant. 245/45/20 103Y + Post. 285/40/20 108Y oppure Ant. 265/35/21 101Y + Post. 305/30/21 104Y

CONSUMI

• Autonomia dichiarata (WLTP): 430 km nel ciclo combinato
• Autonomia effettiva: 315-385 km nel ciclo combinato
• Consumi dichiarati (WLTP): 20,6-22,7 kWh/100 km (ciclo combinato)
• Consumi effettivi: 22 kWh-26 kWh nel ciclo combinato

RS e-tron GT vs Taycan Turbo

+ Design esterno meno vistoso

+ Più comoda sulle disconnessioni stradali

+ Gestione elettronica di distanza e velocità più dolce

+ Utilizzo degli strumenti di bordo più intuitivo

+ Meno costosa nell’acquisto

+ Meno costosa nella manutenzione

+ Consumi inferiori

– Sterzo più confortevole

– Comportamento dinamico meno sportivo

– Strumentazione più tradizionale

– Modalità di guida meno differenziate

– Sonorità elettronica meno coinvolgente

– Erogazione della potenza meno istantanea